L'ACIDO ACETILSALICILICO (ASA)
Posted on 20:16:00 by MASTER WALLACE
L'acido acetilsalicilico (ASA) è il capostipite dei FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) ed è un farmaco dotato di spiccata attività analgesica, antinfiammatoria, antipiretica ed antireumatica. Il principio attivo è presente nella corteccia del salice, nota fin dall'antica Grecia per le sue proprietà febbrifughe e lenitive.
Come per gli altri FANS il meccanismo d'azione è principalmente riconducibile all'inibizione della sintesi delle prostaglandine, dei mediatori della flogosi e della permeabilità delle membrane cellulari. L'acido acetilsalicilico in particolare è dotato di spiccata attività antiaggregante piastrinica, che ne giustifica l'utilizzo nella terapia e prevenzione di numerose malattie cardiovascolari.
Le principali indicazioni all'uso dell'acido acetilsalicilico sono le seguenti:
Sindromi dolorose di lieve e media entità: cefalea, nevralgie, emicrania, dolori muscolari e articolari, dolori mestruali.
Trattamento si tomatico degli stati febbrili, delle forme influenzali e delle malattie da raffreddamento.
Altre indicazioni:
Reumatismi cronici
Artrite reumatoide
Malattia reumatica
Avvertenze:
Il farmaco va assunto a stomaco pieno. Per l'utilizzo in bambini al di sotto dei dodico anni consultare il medico.
Controindicazioni assolute all'utilizzo dell'Acido Acetilsalicilico:
Ipersensibilità accertata verso il principio chimico o altri FANS
Malattie emorragiche
Gastropatie
Asma
Deficit di Glucosio-6-fosfato-Deidrogenasi
Insufficienza renale
Ultimo trimestre di gravidanza (nei primi sei mesi utilizzare solo dietro parere medico ed in caso di assoluta necessità, valutando il rapporto rischio-beneficio del trattamento).
Erodoto nelle “Storie” narrava che esisteva un popolo stranamente più resistente di altri alle comuni malattie; tale popolo usava mangiare le foglie di salice. Ippocrate, considerato il padre della medicina, descrisse nel V secolo una polvere amara estratta dalla corteccia del salice che era utile per alleviare il dolore ed abbassare la febbre. Un rimedio simile è citato anche dai sumeri, dagli antichi egiziani e dagli assiri. Anche i nativi americani lo conoscevano e lo usavano per curare mal di testa, febbre, muscoli doloranti, reumatismi e brividi.il nome “aspirina” fu brevettato dalla Bayer il 6 marzo 1899, componendo il prefisso “a-” (per il gruppo acetile) con “-spir-” (dal fiore Spiraea, da cui si ricava l’acido spireico, ovvero l’acido salicilico) e col suffisso “-ina” (generalmente usato per i farmaci all’epoca).Nel 1897 Felix Hoffmann, dopo l’idea del suo superiore Arthur Eichengrün, chimici impiegati presso la Friedrich Bayer & Co. derivò il gruppo ossidrile (-OH) dell’acido salicilico con un gruppo acetile, formando l’acido acetil-salicilico. Tale composto presentava gli stessi effetti terapeutici dell’acido salicilico, ma con minori effetti collaterali. Nacque così il primo farmaco sintetico – una molecola nuova, non una copia di una molecola già esistente in natura – e la moderna industria farmaceutica.La Bayer perse tuttavia il diritto ad usare il proprio marchio in molte nazioni, dopo che gli Alleati occuparono e rivendettero le sue proprietà dopo la prima guerra mondiale. Il diritto ad usare il marchio “Aspirina” negli Stati Uniti fu acquistato nel 1918 dalla Sterling Drug Inc.. Già nel 1917, prima ancora che il brevetto scadesse, la Bayer non riuscì ad impedire che il nome e la formula del farmaco fossero impiegati da altri. Sul mercato apparvero quindi “Aspirine” prodotte da numerose diverse case farmaceutiche finché nel 1921 una sentenza della corte federale degli Stati Uniti fece di “aspirina” un nome generico non più soggetto a brevetto.
In altre nazioni, tra cui l’Italia ed il Canada, il nome “Aspirina” è invece ancora un marchio registrato.
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